Laboratorio sulla carta

domenica 15 giugno 2014

La Repubblica di Uzupis - La Repubblica degli Angeli. Utopia o realtà? - Parte prima


Repubblica di che? Repubblica di Uzupis, a Vilnius, in Lituania.

Un quartiere nel cuore della capitale lituana che ha alle spalle una storia di sofferenza, prima e di degrado, dopo, ma che i cittadini hanno saputo trasformare in una vera e propria isola felice conosciuta in tutto il mondo.

Da sempre abitato da ebrei, fu abbandonato durante il triste capitolo dell’olocausto per le motivazioni che, purtroppo, noi tutti conosciamo. Durante la dominazione sovietica il quartiere di Uzupis fu punto di riferimento per senzatetto, vagabondi e prostitute, insomma per coloro da sempre considerati al margine della società. Il quartiere diventò dunque una delle aree più degradate di Vilnius con i suoi edifici fatiscenti che occultavano problemi di povertà, degrado e criminalità.

Negli anni 90 però successe qualcosa. Grazie ai prezzi bassi delle case e alle atmosfere malinconiche da bohémien, poco a poco gli artisti e gli intellettuali iniziarono a oltrepassare i 7 ponti che separano il quartiere dalla città vecchia per insediarsi in quel sobborgo trasformandolo poco a poco in una piccola Montmatre dove, ora, hanno residenza, oltre ai 7000 abitanti, un migliaio di artisti tra pittori, scultori, scrittori, musicisti, poeti, registi, fotografi, intellettuali e studenti della locale accademia d’arte.

Il Primo aprile del 1997 il goliardico poeta, musicista e regista Romas Lilekis, supportato dai residenti, dichiarò la fondazione della Repubblica indipendente di Uzupis, dotata di una costituzione propria, di un Presidente, di un piccolo esercito, di una bandiera in quattro diversi colori, come quattro sono le stagioni, di un inno e di un simbolo: L’Angelo, opera dell’artista Zeonas Steinys, che simboleggia la rinascita del quartiere e della libertà artistica. Užupis è anche detta la Repubblica degli Angeli.

Da quel giorno, questa piccola Repubblica ha fatto davvero tantissima strada ed è diventata un luogo idilliaco e propositivo dove chiunque può permettersi di togliere dal cassetto i propri sogni creativi per trasformarli in realtà perché, nella Repubblica di Uzupis, quel che conta di più è la possibilità di sviluppare le proprie idee e i propri progetti artistici tant’é che lo slogan rivoluzionario e ufficiale è tuttora quello in voga nel ‘68:  FANTASIA AL POTERE.

Nonostante la Repubblica di Uzupis sia diventata un’attrazione turistica molto visitata, lo spirito originario dei fondatori è ancora vivo e palpabile ed è ben descritto nella costituzione di Uzupis, vero e proprio inno all’anticonformismo, alla libertà, alla pace e all’amore.

I 41 punti della Costituzione sono incisi su alcuni pannelli che si trovano sul muro di una delle vie principali del quartiere. Ogni qualvolta si celebra la cerimonia di investitura di un nuovo Ambasciatore di Uzupis nel mondo, si aggiunge un pannello con la costituzione nella lingua del nuovo stato amico. La Repubblica è stata visitata in modo ufficiale da varie autorità internazionali tra cui, per la seconda volta nel giro di una decina di anni, da Sua Santità il Dalai Lama che ne è cittadino onorario. Ormai nel mondo ci sono più di 200 Ambasciatori di Uzupis e oltre una decina di Ambasciatori di Nazioni europee hanno avuto la fortuna di presenziare agli eventi culturali promossi della piccola Repubblica.
 
Grazia Cominato

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