Laboratorio sulla carta

lunedì 24 dicembre 2012

I bimbi, la maestra, la creatività, il Natale...

                                                        
E’ con piacere che pubblico questo post: si tratta di una bella storia, una testimonianza “dalla viva voce dell’insegnante”.
Ilaria Goffo, Maestra di Scuola Primaria ci racconta con candore e spontaneità come vive la creatività in classe.
“Oltre alle attività descritte sui testi scolastici, propongo attività manuali che possano coinvolgere attivamente i bambini delle diverse classi di età.  Propongo attività divertenti che trovo su Internet, sulle riviste di settore, mi confronto con le colleghe o le amiche che amano, come me, giocare insegnando.
I bimbi piccoli vanno guidati con più attenzione, i grandi sono più autosufficienti: le attività creative sono legate alla loro età. Nel mio lavoro a scuola la creatività fa la differenza: fantasia, brio, gioco e talvolta improvvisazione rendono le attività manuali un momento di apprendimento giocoso e gioioso!
Mi piace vedere i bambini divertirsi e che mi chiedano: "Maestra quando facciamo ancora la marionetta? Quando prepariamo i biglietti?”…Questo è il momento più bello. Non c’è dubbio”.
Ed è proprio la foto di un biglietto augurale in Inglese che Ilaria mi ha spedito: è stato realizzato quest’anno in occasione del Natale.

Ecco le indicazioni per la sua realizzazione:
- abbiamo preso un cartoncino rosso dimensione A4 e lo abbiamo piegato a metà;
- sul fronte i bambini hanno lavorato seguendo le mie indicazioni in Inglese. Abbiamo ritagliato dapprima quattro pezzi di velina colorata (marrone, giallo, arancione e violetto), poi  abbiamo ritagliato la fiamma. I bambini hanno incollato i vari pezzi uno a uno, seguendo la  traccia alla lavagna;
- è stata così “costruita” una candela;
- abbiamo incollato sul lato sinistro un bel nastro dorato;
- ho stampato le scritte "We Wish You A Merry Christmas": ogni bambino, con il mio aiuto, le ha incollate come titolo del biglietto.
Insomma, un bellissimo ricordo per tutti!!
(foto di Ilaria Goffo)
 
 

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