Laboratorio sulla carta

sabato 18 dicembre 2010

Civetta, mon amour


Non potevo inaugurare il blog senza aver fatto un omaggio a questo rapace notturno: nell’antichità era emblema di Atena, quindi la civetta va considerata come simbolo di saggezza, sapienza, prudenza, silenzio e vittoria. Ma anche capacità di veder oltre, di prestare attenzione e di saper intuire (temi che mi affascinano moltissimo e che raramente si trovano nel mondo degli umani).
Ma adesso faccio un tuffo nel passato: Rapallo, vacanze estive, il gioco del nascondino con gli amici… una delle conte dell’epoca:
ma sì….
ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore,
il dottore si ammalò
ambarabà ciccì coccò
e ooora tooocca proprio a te!

Beh, di tanto in tanto parlerò di queste fascinose civette che per tutta la vita mantengono lo stesso compagno, che nella stagione degli amori il corteggiamento raggiunge livelli di grandissimo “amore”, che difendono strategicamente la prole e curiosità tra le curiosità hanno uno scarso senso estetico in quanto i nidi che costruiscono sono proprio brutti.

Nella foto: meravigliosa civetta di ceramica Raku, acquistata nell’ambito della Festa Raku organizzata nei primi anni del duemila nella zona di Urbino.
Un bel ricordo…

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