Ricordo una casa che era antica già quando ero io ragazzina,
una casa piena di fascino quasi nascosta tra gli alberi di un rigoglioso
giardino. Una delle tante villette che parlano da sempre di una ormai remota
epoca di benessere e che hanno reso e rendono tuttora Saronno preziosa e
misteriosa. Ci passavo molto spesso davanti e ne ero attratta, l’ho rivista
poco tempo fa e, ferma davanti alle grate del cancello, ho chiuso gli occhi e
mi sono fatta trasportare dai ricordi.
Fine anni ’80 inizio anni ’90. Sempre alla travagliata
ricerca di una mia identità, che se avessi saputo fin da allora che, tanto,
alla veneranda età di 54 anni mi sarei ritrovata sempre allo stesso punto, non
mi sarei dannata per cercarla
Oltre ad avere la passione per il teatro e per il canto,
avevo velleità da giornalista e mi piaceva, come mi piace tuttora, scrivere.
Avevo già alle spalle delle collaborazioni con giornali di zona, avevo creato
il primo fanzine nazionale dedicato a un gruppo musicale e, grazie a questa
esperienza, vantavo anche la collaborazione con una testata musicale di Roma
all’epoca piuttosto nota.
Un giorno mi capitò di sfogliare una nuova testata
cittadina: SPORTISSIMO.
Nonostante il nome, c’erano anche delle rubriche dedicate ad
argomenti diversi dallo sport, fu così che decisi di contattare la redazione
per sapere se erano interessati a pubblicare qualche cosa sulla neo-nata
compagnia teatrale di cui facevo parte la “Burro Fuso”. Una dolce, ma decisa voce
mi rispose di sì e così fissammo l’appuntamento per un’intervista. Non ricordo
se fu un mattino o un pomeriggio, ricordo solo il flash pazzesco che ebbi
quando mi trovai davanti al luogo dove si trovava la redazione.
Era la casa che tanto avrei voluto visitare… la casa antica
già quando ero ragazzina… la casa piena di fascino quasi nascosta tra gli
alberi… era proprio quella casa lì
Un’emozione pazzesca varcare la soglia, lì dentro mi
sembrava di violare chissà quale tesoro
Una volta salita le classiche scale con il parapetto di
ferro battuto stile liberty e la parete impreziosita dallo stucco veneziano,
diedi un volto alla voce dolce ma decisa, era quella di Rossella Calvi. Fu un
bellissimo incontro sia a livello umano che professionale. Credo fosse durato
parecchie ore e, a parte l’intervista, non so di cosa parlammo e cosa sia
successo, ricordo solo di essere uscita da quella casa con la proposta di
collaborare con SPORTISSIMO. Iniziò così la mia nuova avventura da aspirante
giornalista.
Grazia Cominato
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